Promuovere la sostenibilità nella governance aziendale e nei sistemi di gestione.
Questa direttiva mira a incoraggiare pratiche aziendali sostenibili e responsabili, integrando i diritti umani e la tutela ambientale nelle attività e nella governance delle imprese.
Le nuove regolamentazioni assicureranno che le aziende gestiscano gli impatti negativi delle loro operazioni, inclusi quelli nelle loro catene di valore, sia all’interno che all’esterno dell’Europa.
Quali sono i vantaggi di queste nuove regole?
Per i cittadini
- Migliore tutela dei diritti umani, compresi i diritti dei lavoratori.
- Un ambiente più sano per le generazioni presenti e future.
- Maggiore fiducia nelle imprese.
- Maggiore trasparenza per consentire scelte informate.
- Migliore accesso alla giustizia per le vittime.
Per le aziende
- Quadro giuridico armonizzato nell’UE, che crea certezza giuridica e condizioni di parità.
- Maggiore fiducia dei clienti e impegno dei dipendenti.
- Una migliore consapevolezza degli impatti negativi delle aziende sull’ambiente e sui diritti umani.
- Migliore gestione del rischio e adattabilità.
- Maggiore attrattiva per talenti, investitori orientati alla sostenibilità e committenti pubblici.
- Maggiore attenzione all’innovazione.
- Migliore accesso ai finanziamenti.
Per i paesi in via di sviluppo
- Una migliore tutela dei diritti umani e dell’ambiente.
- Maggiore consapevolezza degli stakeholder sulle principali questioni di sostenibilità.
- Investimenti sostenibili.
- Miglioramento delle pratiche legate alla sostenibilità.
- Maggiore adozione di standard internazionali.
- Miglioramento delle condizioni di vita delle persone.
Quali sono gli obblighi per le società e i loro amministratori?
Si tratta di un obbligo di due diligence societaria per:
– identificare
– porre fine
– prevenire
– mitigare e
– contabilizzare gli impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente nelle attività dell’azienda, nelle sue filiali e nelle sue catene del valore.
Inoltre, alcune grandi aziende devono disporre di un piano per garantire che la loro strategia aziendale sia compatibile con la limitazione del riscaldamento globale a 1,5°C in linea con l’Accordo di Parigi. Gli amministratori sono incentivati a contribuire agli obiettivi di sostenibilità e mitigazione del cambiamento climatico.
La Direttiva introduce anche obblighi per gli amministratori delle società dell’UE interessate. Tali compiti includono l’impostazione e la supervisione dell’implementazione dei processi di due diligence e l’integrazione della due diligence nella strategia aziendale. Inoltre, nell’adempimento del loro dovere di agire nel migliore interesse della società, gli amministratori devono tenere conto dei diritti umani, del cambiamento climatico e delle conseguenze ambientali delle loro decisioni.
A quali aziende si applicheranno le nuove norme UE?
Grandi società a responsabilità limitata dell’UE
- Gruppo 1: oltre 500 dipendenti e fatturato netto di oltre 150 milioni di euro in tutto il mondo.
- Gruppo 2: aziende in settori ad alto impatto. Oltre 250 dipendenti e un fatturato netto di oltre 40 milioni di euro in tutto il mondo e operanti in settori definiti ad alto impatto, ad es. tessile, agricoltura, estrazione di minerali. Per questo gruppo le regole iniziano ad applicarsi due anni dopo rispetto al gruppo 1.
Imprese extra UE
- Imprese di paesi terzi attive nell’UE con soglia di fatturato allineata al Gruppo 1 e 2, generato nell’UE.
PMI
- Le microimprese e le PMI non sono interessate dalle norme proposte. Tuttavia, la proposta prevede misure di sostegno per le PMI, che potrebbero essere indirettamente interessate.
per ulteriori dettagli si veda il sito della Commissione Europea