Il Green Deal Europeo è attualmente al centro di continue discussioni e revisioni. Tra le numerose iniziative in corso, alcune riguardano la semplificazione della normativa sulla sostenibilità dell’UE. In particolare, sono oggetto di revisione le seguenti direttive:
- Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) – in vigore dal 5 gennaio 2023
- Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) – entrata in vigore il 24 luglio 2024
- Regolamento sulla Tassonomia UE – in vigore dal 12 luglio 2020

Quali modifiche aspettarsi nella normativa sulla sostenibilità in UE?
Una delle spinte principali per la revisione della regolamentazione sulla sostenibilità proviene dal Rapporto Draghi del 9 settembre 2024 sulla competitività europea. Il rapporto evidenzia come l’eccessiva stratificazione delle normative in materia di sostenibilità possa avere un impatto negativo sulla competitività dell’UE e suggerisce che una semplificazione del quadro normativo potrebbe portare benefici significativi.
Obiettivi del Pacchetto Omnibus di Semplificazione
Il 29 gennaio 2025, la Commissione Europea ha presentato un piano per razionalizzare la normativa al fine di rafforzare la competitività europea. Questo piano, noto come “Competitiveness Compass”, ha introdotto il Pacchetto Omnibus di Semplificazione, con l’obiettivo di:
- Ridurre il carico normativo per le aziende, in particolare per le PMI
- Semplificare il quadro normativo della sostenibilità, evitando eccessivi oneri burocratici
- Migliorare l’efficacia delle normative europee in materia di sostenibilità
L’8 novembre 2024, la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha annunciato ufficialmente l’intenzione di presentare una proposta legislativa per la semplificazione delle normative ESG attraverso questo Pacchetto Omnibus di Semplificazione.
L’annuncio ufficiale della proposta è previsto per il 26 febbraio 2025, salvo eventuali ritardi.
Cosa conterrà il Pacchetto Omnibus di Semplificazione?
L’inizio del 2025 sarà caratterizzato da intensi dibattiti su quali saranno le semplificazioni effettive introdotte dal Pacchetto Omnibus. Tuttavia, sulla base delle dichiarazioni delle istituzioni UE e dei principali stakeholder, si prevede che le modifiche si concentreranno su:
- Posticipazione delle scadenze per la conformità
- Possibile rinvio degli obblighi di rendicontazione della CSRD, della CSDDD e del Regolamento sulla Tassonomia UE per almeno due anni.
- Alcuni suggerimenti propongono di posticipare indefinitamente l’entrata in vigore della CSDDD per apportare modifiche necessarie alla sua implementazione.
- Ridefinizione del perimetro di applicazione delle normative ESG
- Limitazione degli obblighi di conformità alle grandi imprese con oltre 1.000 dipendenti.
- Esclusione delle PMI dagli obblighi indiretti derivanti da queste normative.
- Aumento delle soglie per le imprese che devono conformarsi alla CSDDD (ad esempio, solo aziende con oltre 5.000 dipendenti e un fatturato superiore a 1,5 miliardi di euro).
- Semplificazione della CSRD e ridefinizione della materialità
- Riduzione degli indicatori di rendicontazione, con un focus specifico sugli obiettivi climatici.
- Possibile eliminazione del concetto di doppia materialità, adottando invece solo la materialità finanziaria.
- Introduzione di un modello semplificato per le aziende di medie dimensioni con requisiti di rendicontazione meno onerosi.
- Revisione della CSDDD
- Possibile revisione dei meccanismi di responsabilità civile per le aziende.
- Maggiore attenzione alla proporzionalità e armonizzazione della normativa tra gli Stati membri.
Implicazioni e prossimi passi
La proposta della Commissione sul Pacchetto Omnibus di Semplificazione darà il via a un intenso dibattito tra il Parlamento Europeo, il Consiglio dell’UE e gli stakeholder del settore.
Mentre alcuni chiedono di accelerare l’adozione delle semplificazioni per migliorare la competitività e ridurre il carico normativo, altri mettono in guardia contro possibili rischi di indebolimento della regolamentazione ESG, sottolineando la necessità di evitare modifiche affrettate.
Conclusione
Il Pacchetto Omnibus di Semplificazione segna un momento cruciale per il futuro della regolamentazione ESG in Europa. Se da un lato la semplificazione può ridurre gli oneri burocratici e migliorare la competitività delle imprese, dall’altro esiste il rischio che un’eccessiva riduzione dei requisiti possa compromettere l’efficacia delle politiche di sostenibilità.
La discussione è aperta e seguirà un intenso iter legislativo nei prossimi mesi.
Fonte: Forbes